«Etsi homo daretur». Uno studio sul nuovo ateismo in prospettiva teologica

Nel panorama principalmente saggistico-mediatico, piuttosto che propriamente accademico, un'intensa attività critica ha visto quattro personaggi principali, R. Dawkins, D. C. Dennett, S. Harris, C. Hitchens dare vita ad una vera e propria corrente di pensiero che ha trovato numerosi sostenitori e followers. Tale attività ha preso il nome di "nuovo ateismo", fenomeno sorto nella cultura anglosassone, ma che ha avuto ripercussioni anche nella parte continentale dell'Europa, producendo attraverso la matrice biologico-evoluzionistica un aggiornamento delle posizioni atee su base empirista sorte nella modernità. Il conseguente naturalismo filosofico senza alcuna inibizione ha cercato di dare una spallata alle religioni monoteiste, con particolare riferimento al Cristianesimo. All'esaurirsi del filone polemico la teologia può oggi tracciare un bilancio della questione che aveva scatenato a suo tempo numerose reazioni apologetiche. Da qui il ruolo della teologia fondamentale stessa e le sue prospettive, non senza aver precisato alcuni nodi problematici in ordine alla sua stessa episteme, chiarendo le condizioni antropologiche del sapere della fede che interessano la dimensione religiosa ed il rapporto con il pensiero scientifico.