Il diritto e l'economia ai tempi del Covid. Vol. 2
- Autore/i.................: Cogliandro R. D. (cur.); Fimmanò F. (cur.)
- Anno Edizione......: 2022
- EAN.........................: 9788869504860
- Editore....................: Rogiosi
- Pagine.....................: 218
50,00 €
Tasse incluse
L'evoluzione della crisi pandemica: dalle politiche restrittive alle politiche di coabitazione con il virus. L'inizio della Pandemia ha segnato anche l'esordio della stagione normativa dei DPCM e dei Decreti Legge limitativi di alcune libertà. Stato d'eccezione, legislazione emergenziale. I cittadini italiani hanno reagito in modo estremamente maturo a tali restrizioni, in nome di una condivisa volontà di popolo, di impedire il collasso del sistema sanitario e tutelare i soggetti più fragili. Con la seconda ondata le circostanze si sono ulteriormente complicate, perdendosi gradualmente la sinergia tra coscienza sociale e restrizioni normative che aveva caratterizzato la prima ondata. Il sacrificio delle libertà personali si è presto convertito in elevatissimi costi economici e sociali e si è dovuto confrontare con uno stato sociale che faticava a sostenere tutti nel momento del bisogno. Anche sul fronte economico, il discorso normativo è stato caratterizzato dai decreti legge a catena. L'avvento dei tanto anelati vaccini ha inaugurato il passaggio dalle politiche restrittive alla stagione della coabitazione con il virus. Tuttavia, il sollievo generato dall'idea di avere finalmente un vaccino ha quasi immediatamente lasciato il passo ai dubbi, alle perplessità, alle paure. Iniziava la contesa tra la paura del virus e la paura del vaccino. I vaccini rappresentano una delle conquiste più importanti della medicina e uno strumento fondamentale di tutela della salute pubblica. Ciononostante, la reazione di una larga fetta del paese, di fronte al rischio infinitamente basso di effetti collaterali del vaccino rispetto a quello molto più alto di contrarre il virus, con effetti deleteri, non sembra avere fondamenta razionali, ma piuttosto legate alla percezione di non avere il controllo sugli eventi, nonché, in seconda istanza, legate alla sfiducia, ormai endemica, verso le Istituzioni. Malgrado tutte le difficoltà, il Paese ha continuato le campagne vaccinali con risultati abbastanza soddisfacenti (73,1% di vaccinati) e così si è ufficializzato il rapporto di convivenza con il virus. Le politiche restrittive hanno lasciato il passo a politiche di controllo, di distanziamento attenuato, coscienti che le misure di emergenza a breve termine, come le chiusure generalizzate, non rappresentano più una soluzione sostenibile. La partita oggi si gioca tutta nel trovare "restrizioni intelligenti" fondate su evidenze relative all'efficienza, ai costi economici e all'impatto distributivo. Una sfida non facile che deve ancora una volta mettere da parte la speranza di un immediato ritorno alla "normalità" e cominciare a sviluppare strategie globali, creative e collaborative per convivere con il Covid-19 .
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