Diritto privato degli istituti preconcorsuali. Verso un diritto europeo del risanamento delle imprese in crisi
- Autore/i.................: Cuonzo Renzo
- Anno Edizione......: 2016
- EAN.........................: 9788892107489
- Editore....................: Giappichelli
- Collana...................: Regulating Prometheus
- Pagine.....................: VI-344
35,00 €
Tasse incluse
La monografia Diritto privato degli istituti preconcorsuali è improntata a un aggiornato quadro sistematico e disciplinare degli istituti legalmente tipizzati di composizione negoziale delle crisi reversibili di impresa: i piani attestati di risanamento, gli accordi di ristrutturazione dei debiti e le convenzioni di moratoria, queste ultime introdotte dal legislatore nel 2015. La trattazione si sofferma, dapprima, sulla natura giuridica, sulle finalità e sulla tipologia strutturale di detti istituti, all'uopo evidenziando come essi, a differenza delle procedure concorsuali, mirino primariamente alla tutela della continuità aziendale, e solo in via riflessa a quella del ceto creditorio, sotto il profilo della prevenzione dell'insolvenza dell'impresa debitrice. Quindi, dopo aver scrutinato la disciplina positiva e individuato i relativi profili di criticità, lo studio si focalizza sugli aspetti maggiormente problematici dei contratti sulla crisi d'impresa, e in particolare: sulla fase di esecuzione; sulla configurabilità, a carico dei soggetti coinvolti, di taluni illeciti, civili e penali; sulla situazione dei creditori estranei agli accordi stessi; sulle responsabilità civili e penali dell'esperto attestatore. Vi è altresì, nel volume "Diritto privato degli istituti preconcorsuali", un cenno prospettico alla proposta di Direttiva UE del Parlamento Europeo e del Consiglio (COM (2016) 723 final del 22 novembre 2016), la cui Sezione II (artt. 4-18) va decisamente in controtendenza rispetto agli artt. 2 e 5 del legislatore delegante italiano in tema di riforma del diritto delle crisi d'impresa (d.d.l. n. 3671-bis-A, che il 3 febbraio 2017 è approdata in Senato, dove ha preso il n. 2681).
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