Debussy e il mistero
- Autore/i.................: Jankélévitch Vladimir; Lisciani-Petrini E. (cur.)
- Traduttore.............: Migliaccio C.
- Anno Edizione......: 2012
- EAN.........................: 9788867232437
- Editore....................: SE
- Collana...................: Testi e documenti
- Pagine.....................: 149
20,00 €
Tasse incluse
L'inquietante fascino del reale, ossia il mistero inesplicabile e gratuito che avvolge tutto quanto appare e ci circonda, costituisce il cuore pulsante della ricerca filosofica di Vladimir Jankélévitch. Da questa tensione nasce Debussy e il mistero. Il filosofo, infatti, non solo coglie nel musicista francese un'acuta capacità di percepire l'alone di irrazionale che circonda l'esistenza delle cose fisiche e delle persone, ma, soprattutto, mette in evidenza come attraverso e nella invenzione artistica di questo compositore, nel suo particolarissimo linguaggio musicale, trovi espressione quel vibrante tessuto del reale, che non è fatto di sostanze solide e imperiture, di spessori profondamente scolpiti o di abbaglianti rilievi, bensì di esseri fugaci ed eventi instabili, di una vita proteiforme ed evanescente. Perciò, egli scrive, 'gli oggetti privilegiati del mistero sono in lui [Debussy] le cose più leggere e incantevoli: profumi nell'aria della sera, colorazioni fugaci, miraggi più volatili e inconsistenti del velo di Iride'.» (Enrica Lisciarli Petrini)
9788867236565 BC Jankélévitch Vladimir; Lisciani-Petrini E. (cur.) Jankélévitch Vladimir Lisciani-Petrini E. Migliaccio C. Debussy e il mistero Debussy e il mistero 202110 20211018 201176 SE A 2000 ASSOLTA 201176-SEDDN Saggi e documenti del Novecento 219 br. 160 AVGC5 AVH Musica romantica (dal 1830 al 1900) Singoli compositori, musicisti, band e gruppi musicali 780 ARTI MUSICA _S Saggistica Debussy, Claude L'inquietante fascino del reale, ossia il mistero inesplicabile e gratuito che avvolge tutto quanto appare e ci circonda, costituisce il cuore pulsante della ricerca filosofica di Vladimir Jankélévitch. Da questa tensione nasce Debussy e il mistero. Il filosofo, infatti, non solo coglie nel musicista francese un'acuta capacità di percepire l'alone di irrazionale che circonda l'esistenza delle cose fisiche e delle persone, ma, soprattutto, mette in evidenza come attraverso e nella invenzione artistica di questo compositore, nel suo particolarissimo linguaggio musicale, trovi espressione quel vibrante tessuto del reale, che non è fatto di sostanze solide e imperiture, di spessori profondamente scolpiti o di abbaglianti rilievi, bensì di esseri fugaci ed eventi instabili, di una vita proteiforme ed evanescente. Perciò, egli scrive, 'gli oggetti privilegiati del mistero sono in lui [Debussy] le cose più leggere e incantevoli: profumi nell'aria della sera, colorazioni fugaci, miraggi più volatili e inconsistenti del velo di Iride'.» (Enrica Lisciarli Petrini)
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