Come le stelle e come le rose

Considerata accanto a Boris Pasternak e Anna Achmatova tra i più grandi poeti russi del XX secolo, Marina Cvetaeva ha lasciato una produzione poetica vasta, lirica e febbrile, composta a partire dagli anni '10 del Novecento fra Mosca e l'esilio parigino, dove conobbe e frequentò il circolo degli emigrés e fu vicina ai simbolisti. Con la vocazione per la tragedia tipica del suo popolo, decisa a vivere una vita di passione e sentimenti straordinari, «Non conosco nessuna donna con più talento di me nella poesia», scrisse nel suo diario nel 1914. «Nessun umano, dovrei aggiungere. 'Un secondo Puskin' o 'la prima donna poeta'. Questo è quello che mi merito e che forse raggiungerò durante la mia vita"».