Largo Italia
- Autore/i.................: Paina Corrado
- Anno Edizione......: 2018
- EAN.........................: 9788860324306
- Editore....................: Società Editrice Fiorentina
- Collana...................: Ungarettiana
- Pagine.....................: 88
10,00 €
Tasse incluse
"I confini tra migrazione ed espatrio sono ormai porosi, e la distinzione è in larga parte soggettiva. Ma quando si parla di poesia, l'elemento soggettivo è evidentemente cruciale. Rispetto all'epica, che è il linguaggio poetico della migrazione, e alla tragedia, che è il linguaggio poetico dell'esilio, il linguaggio poetico dell'espatrio tende a essere "prosaico" e desublimante - è una sorta di poesia della non-poesia (e in quanto tale, tipica della modernità). Il poeta esiliato, nella sua poesia, lotta con la disperazione; il poeta migrante lotta con il "ressentiment"; il poeta espatriato lotta con un fantasma. Nell'espatrio ha luogo una decostruzione, che può sfociare in una ricostruzione della personalità. (E nel rimpatrio, o dis-espatrio, tutto questo movimento si ripete). A volte pare di essere entrati nell'atmosfera di certi racconti fantastici, in cui un personaggio a un certo punto diventa invisibile. Ma vi sono tanti espatrii diversi quanti sono i poeti. E Corrado Paina, come affronta poeticamente il suo espatrio canadese, fra un viaggio e l'altro in Italia e altrove? "In Largo Italia", Paina inventa un personaggio (nessuna poesia "autobiografica" è autobiografica] il quale compie un temporaneo passaggio in Italia - e a Cuba, e in altri luoghi - che è anche un viaggio di ricapitolazione della sua giovinezza, e costruisce un "Bildungsroman" in versi: a ritmo di gran corsa e all'insegna soprattutto di una voracità intellettuale e culinaria. Ma "culinaria" è un attributo troppo limitativo. L'elemento più originale di questa poesia fortemente espressionistica consiste nel suo profondo senso dell'atto del mangiare, descritto con un'energia che è grottesco-tragica; così che, con una mossa poeticamente brillante, il consumo di cibo alternato al consumo di droga toglie, a queste avventure di gioventù, l'aura del poeta maledetto e al tempo stesso evita la stilizzazione semplificante del comico." (Paolo Valesio). Prefazione di Alessandro Ruggera.
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