L'apparato para-militare del PCI e lo spionaggio del KGB sulle nostre imprese. Una storia di omissis
- Autore/i.................: Sechi Salvatore
- Anno Edizione......: 2018
- EAN.........................: 9788833630144
- Editore....................: goWare
- Collana...................: Pamphlet
- Pagine.....................: 202
11,99 €
Tasse incluse
Il PCI ha davvero avuto un apparato para-militare con alcune centinaia di migliaia di volontari per lo più ex partigiani? Sì, è quanto hanno documentato i nostri servizi (Sifar e Sid) tra i primi anni Cinquanta e la prima metà degli anni Settanta. Il PCI ha sostenuto davvero il lavorio di spionaggio sulle nostre imprese pubbliche e private svolto dal KGB sovietico e tedesco-orientale? Sì, prelevando informazioni, progetti, disegni industriali e tecnologie dalla Fiat, Olivetti, Eni, Montedison, ecc., i comunisti italiani hanno consentito al controspionaggio sovietico di cercare di reggere la concorrenza sui sistemi d'arma, sui computer, sulla tecnologia militare-industriale, spaziale, ecc. Sono i settori in cui Mosca è stata a lungo, negli anni centrali della guerra fredda, in un rapporto di inferiorità rispetto agli Stati Uniti e ai Paesi dell'Europa occidentale. Uno storico di sinistra, ma indipendente, ha cercato di accertare questa interpretazione della storia del PCI, da Palmiro Togliatti fino a Enrico Berlinguer. L'autore si è trovato di fronte a un muro di omissis e divieti.
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