Dismisure. Abensour, Machiavelli e la contemporaneità
- Autore/i.................: De Simone Antonio
- Anno Edizione......: 2017
- EAN.........................: 9788857543826
- Editore....................: Mimesis
- Collana...................: Filosofie
- Pagine.....................: 154
14,00 €
Tasse incluse
L'occasione che ha suggerito la pubblicazione di questo libro è stata propiziata dalla volontà di rendere omaggio all'intelligenza e all'opera di un filosofo politico quale è stato Miguel Abensour (1939-2017), già presidente del Collège international de philosophie di Parigi e direttore dal 1974 della collana "Critique de la politique" edita da Payot, alla quale si deve tra l'altro la traduzione francese di alcune delle principali opere della Scuola di Francoforte. Abensour, acuto interprete del pensiero filosofico di Emmanuel Lévinas, Hannah Arendt e Walter Benjamin, studioso del totalitarismo e dell'utopia è stato nel contemporaneo l'originale teorico della "democrazia insorgente" intesa come opera continua, nella comunità politica, di "trasformazione dell'essere nell'esistente e nel possibile" (M. Pezzella). Egli, tra l'altro, sulla scia del filosofo francese Claude Lefort, ha offerto una personalissima rilettura della filosofia politica di Machiavelli, del suo rapporto con la Teoria Critica e con noi nella nostra contemporaneità. Muovendo da queste cruciali stazioni di passaggio che intramano oggi il duplice rapporto tra cultura, filosofia e politica e tra verità, potere e soggetti, l'autore ha inteso offrire al lettore le pagine di questo volume come ulteriore esercizio filosofico-politico già avviato in alcuni precedenti lavori ("Machiavelli", 2013; "L'arte del conflitto", 2014; "Intervista a Machiavelli", con D. D'Alessandro, 2017) e ora qui di seguito approfondito nella faglia del presente attraverso il confronto con la teoria critica del dominio, le drammaturgie del conflitto e le topologie attuali del politico. Tra classico e contemporaneo, "il caso Machiavelli" coinvolge ancora pervasivamente le modalità con cui consideriamo i classici come contemporanei nel nostro pensare la politica nelle trame dell'umano; modalità che ci costringono sempre e comunque a spiegare e vivere le aporie della forma politica nei naufragi e nelle dismisure del nostro tempo: ovvero, il suo futuro.
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